La magia delle farfalle

Mer 04/09/2019

 

 

L'impalpabile magia delle farfalle in un racconto della scrittrice Manuela Chiarottino *:

 

Questa estate, durante le vacanze al mare, ho scoperto dell’esistenza, poco distante dal nostro hotel, della Casa delle farfalle. Essendo un’amante di queste variopinte fatine alate, non per niente ne ho tatuata una sul polso, non potevo esimermi dall’andare a visitarla e così, nell’afa di un torrido agosto, ho trascinato consorte e figliolo lungo la pineta di Milano Marittima, perché “tanto è vicino si va a piedi”. Dopo dieci metri già boccheggiavamo peggio che alla maratona di New York ed essendo la strada in parte dissestata, nonché quella che si avventurava nella pineta chiusa per i danni del nubifragio di poche settimane prima, siamo stati costretti a improbabili percorsi, ma all’arrivo la visione della Casa è stata un vero miraggio. Dopo un primo rapido sguardo stile scansione laser su tutti i gadget esposti, spero mi comprendiate, e una ricarica d’acqua, ci siamo avventurati nella prima zona dedicata alle farfalle, mentre una seconda ospita insetti di ogni tipo. Appena varcata la soglia sono rimasta a bocca aperta: farfalle di ogni specie, colore, dimensione che volavano ovunque in quella che era la riproduzione di una piccola foresta tropicale. Bellissime!

Il loro colore è dato dai pigmenti e dalla struttura di microscopiche scagliette che ricoprono le ali e riflettono la luce, donando loro quell’abito arcobaleno. Non bisogna assolutamente toccarle o si rischia di rimuoverle e cancellarne la colorazione, molto importante in quanto permette alle farfalle di riconoscersi tra loro e di mimetizzarsi tra i fiori. E non di meno, toccandole con le dita, c’è il rischio di spezzarle.

Dopo aver fatto centinaia di foto e almeno tre giri della serra, mi sono arresa. Come detto, eravamo pur all’interno di una mini foresta tropicale, e neanche una flebo di polase mi stava salvando, così a malincuore sono uscita, portando con me un pizzico della loro magia, nonché un marito e un figlio tutto sommato contenti, ma molto provati. Perché ho voluto raccontarvi questo? Per invitarvi ad andare a visitarla e soprattutto perché a volte una piccola cosa, come appunto una farfalla, può ricordarci il fascino della natura. Se poi come me ogni volta che ne vedete una vi scappa un sorriso, e avete la possibilità di un piccolo giardino, perché non attrarle da noi? Occorrono fiori colorati, profumati e che producano molto nettare, come le margherite. La buddleja, ad esempio, è chiamata l’albero delle farfalle, in realtà un arbusto che per tutta l’estate ci regalerà mazzetti di fiorellini di solito dal colore violetto o lilla. Le farfalle amano molto anche il giallo, il blu e il rosso. E se abbiamo solo un balcone? Basta sistemare dei vasetti di piante aromatiche, in particolare: salvia, lavanda, timo, verbena, rosmarino.

Spero di avervi fatto venire voglia di piantare qualche fiore in più e vi saluto con due citazioni, una della poetessa Maria Wisława Anna Szymborska, premiata con il Nobel nel  1996: “Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima, e assomigli alla parola malinconia”. Bella, vero?

E un’altra, assai più modesta, tratta dal mio primo romanzo, la cui copertina ritrae proprio un viso di donna contornata da farfalle, in realtà un mio dipinto di sabbia: “Fu in quel momento che accadde qualcosa di inaspettato, una magia annunciata ma a cui nessuno credeva più. Uno stormo di variopinte farfalle iniziò a turbinare sulle teste dei presenti, come coriandoli impazziti fluttuavano nell’aria e si posavano sui fiori, sulle teste incredule, sui piatti del tavolo addobbato, ovunque. Il gatto, nascosto sotto una sedia, cercò invano di afferrarne una, alzando la zampina all’aria col muso proiettato verso il cielo, mentre nuvole di un arancio intenso, che sembravano ispirarsi a un’aurora boreale, si sporgevano verso il basso per curiosare cosa stesse accadendo.”

 

 

Manuela Chiarottino, è nata e vive in provincia di Torino. Ama pasticciare con il cernit, dipingere su ceramica o legno, e creare quadri di sabbia, uno dei quali è diventato la cover del suo primo romanzo Arriveranno le farfalle. Vincitrice del concorso Verbania for Women 2019  e del premio Fondazione Marazza per la narrativa per l'infanzia, nella scrittura ama il genere rosa, declinato in diverse sfumature. Tra le sue pubblicazioni si annoverano: La bambina che annusava i libri (More Stories, 2019), Incompatibili (Le Mezzelane, 2019), La locanda sul porto (Triskell, 2019), La custode della seta (Buendia Books, 2019), Tutti i colori di Byron (Buendia Books, 2018, vincitore del concorso “Barbera da… leggere”), Bea la gatta investigatrice (Self, 2019), Il gioco dei desideri (Amarganta, 2018), Maga per caso  (Le Mezzelane, 2018), La rosa del deserto (Triskell, 2018), Sex toys e mucho amor (Self, 2017), Un amore a cinque stelle (Triskell, 2016,vincitore del concorso “Fiori di acciaio”), Cuori al galoppo (Rizzoli 2016), Due passi avanti un passo indietro (Amarganta, 2016), Il mio perfetto vestito portafortuna (La Corte, 2016), Ancora prima di incontrarti (Rizzoli, 2015) e molti altri.

 

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