VACCINATI

Ven 09/06/2017

Varato  il 7 giugno, tra mille polemiche, il decreto sulla vaccinazione obbligatoria per iscriversi a nidi, materne e scuola dell’obbligo. Per dare tempo ai genitori di mettersi in regola, è stata altresì  introdotta l'autocertificazione (corredato da un documento di prenotazione alla Asl)  che permette di iscrivere, tra gennaio e febbraio come di consueto, il figlio non vaccinato con l’impegno di provvedere a documentare l’avvenuta somministrazione entro il 10 luglio. Così recita la Gazzetta Ufficiale.

12 le vaccinazioni obbligatorie:  anti poliomielite, anti difterite, anti tetanica, anti epatite B, anti pertosse, e anti emofilo B (esavalente) che si fanno al terzo mese di vita. Seguono anti meningococco C e B e poi anti morbillo, parotite, rosolia e varicella. Non tutti i bambini da 0 a 6 anni dovranno però farle tutte:  per ogni classe di età verranno considerate solo le vaccinazioni previste a suo tempo dal piano vaccinale. Inoltre se il bambino ha già avuto la malattia oggetto della vaccinazione può essere esentato presentando certificazione. Altra eccezione chi abbia problemi di salute tali da rendere pericolosa la somministrazione del vaccino.

 Il decreto stabilisce le fasce d'età in cui fare le vaccinazioni.

Nati 2001-2011: dovranno aver fatto l'esavalente e anti morbillo, parotite e rosolia (9 vaccini)

Nati 2012-2016:  dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più il meningococco C (10 vaccini)

Nati 2017:  dovranno fare i vaccini dei nati negli anni precedenti più meningococco C e varicella (12 vaccini)

Gli obblighi e le sanzioni. Il decreto vale per i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni. Quelli che frequentano il nido e la materna non vengono ammessi se non sono in regola con le vaccinazioni. Chi invece va alla scuola dell'obbligo e cioè elementari, medie e primi due anni delle superiori, viene comunque iscritto. I genitori però rischiano una sanzione annua da 500 a 7.500 euro  a meno che non facciano al figlio le vaccinazioni mancanti entro il termine indicato dalla Asl. trascorso quel termine, la stessa Asl "provvede a segnalare l'inadempimento dell'obbligo vaccinale alla procura della repubblica presso il Tribunale per i minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza":  togliere la potestà genitoriale viene declassata a misura rimessa alla valutazione dei giudici.

In via transitoria, per l'anno scolastico 2017/2018 la documentazione riguardante le avvenute vaccinazioni va presentata entro il 10 settembre (e non, appunto, nel momento dell'iscrizione che è già passato). Poi la documentazione può essere sostituita dall'autocertificazione e "in tale caso, la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie deve essere presentata entro il 10 marzo 2018". Infine, i presidi devono mettere i bambini che non possono vaccinarsi per motivi di salute in classi dove gli altri alunni sono tutti coperti, così da proteggerli più possibile dal contagio. Inoltre entro il 31 ottobre di ogni anno devono comunicare alla Asl quali sono le classi con più di due bambini non vaccinati.

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