IL LABRADOR, UN AMICO PER CRESCERE. FRANCESCA PALAZZI RACCONTA LA SUA VALLE DEGLI ULIVI

Gio 12/04/2018

“Un cane sa ascoltare, e sa persino leggere. Non i libri, quelli sono capaci tutti tranne lui. Il cane sa leggere il cuore dell’uomo”: questo aforisma sintetizza quella che è l'esperienza di profonda comprensione sperimentata da chiunque abbia avuto la fortuna di vivere con un cane al proprio fianco. A conferma di questa intuizione, viene una ricerca dell'Ateneo Federico II, ripresa dal quotidiano inglese The Times: i nostri amici a quattro zampe sono in grado di leggere le nostre emozioni attraverso l'attivazione di meccanismi empatici che si fondano su segnali olfattivi di tipo chimico. E proprio grazie alla profonda empatia che lega uomo e cane, i sentimenti provati dal primo sembrano coinvolgere anche il secondo, in una sorta di accordo emotivo che, da tempo, ha rivelato la sua forza terapeutica. Senza bisogno di parole, solo standoci accanto, il nostro cane sa se siamo tristi, felici o spaventati e partecipa, silenziosamente, al nostro stato d'animo. Il riconoscimento del valore terapeutico della vicinanza del proprio amico a quattro zampe ha aperto le porte degli ospedali agli animali domestici che, in alcune Regioni, potranno fare visita ai loro cari ricoverati.

Per scoprire quanti possono essere i vantaggi prodotti dalla relazione uomo-cane, con particolare riferimento a bambini e ragazzi, abbiamo incontrato Francesca Palazzi, appassionata allevatrice di Labrador della Valle degli Ulivi la cui scelta è nata inizialmente assecondando il desiderio dei suoi due figli di avere un cane.

“Ho conosciuto i Labrador diversi anni fa, quando i miei due figli, Maria Grazie e Giovanni, erano ancora piccoli. Entrambi desideravano tanto avere un amico a quattro zampe con il quale giocare e da accudire.”

Per decidere su quale razza orientarsi Francesca e suo marito Daniele si sono documentati in modo approfondito: “la scelta di quale cane prendere con sé non deve essere effettuata con leggerezza. Noi ci siamo informati e abbiamo optato per il Labrador che è un cane dalle doti di particolare mitezza e docilità, molto adatto nella interazione con i bambini per la sua pazienza. E così un giorno ha fatto il suo ingresso a casa nostra Luna, uno splendido esemplare dal manto color miele, diventando subito parte della famiglia.”

Il caso poi ha giocato un suo ruolo perché nascesse il progetto di un allevamento amatoriale, come racconta Francesca: “mio marito mi regalò un volume sui Labrador e io rimasi colpita dalla bellezza dei cani dell'allevamento Dukeland. Alcuni giorni dopo, mentre portavo a passeggio Luna, mi sono imbattuta in un ragazzo che come me portava a passeggio il suo esemplare che, ho scoperto con stupore, proveniva proprio da quell'allevamento. Dall'unione dei due cani nacque una splendida cucciolata dalla quale tenni un esemplare femmina, Celsi. Con lei ho iniziato a frequentare con impegno corsi di addestramento ed esposizioni canine, ottenendo grandi soddisfazioni.” La passione col tempo, e con molto lavoro e sudore, è diventata progetto, fino ad arrivare ai primi importanti riconoscimenti per il lavoro svolto da Francesca che nel 2015 vede la sua White Angel, cucciola di pochi mesi, vincitrice di un importante premio. Da qui al riconoscimento attribuito dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e dalla Federazione Cinofila Internazionale il passo è breve: nel novembre del 2015 arriva l'omologazione dell'affisso "Della Valle degli Ulivi", una sorta di 'cognome' che accompagna ogni esemplare e compare anche sul Pedigree.

La scelta della denominazione “Della Valle degli ulivi' deriva da un luogo tanto concreto quanto suggestivo, l'uliveto annesso alla casa sulle colline fanesi che Francesca cura con la medesima passione dedicata ai suoi cuccioli.

Quali sono state le emozioni che ricordi con maggiore piacere se ripensi all'inizio della tua avventura che da passione è diventata una vera impresa?

“I ricordi più belli restano legati alla gioia di vedere i miei figli crescere con i nostri cani e acquisire maggiore sicurezza in se stessi anche grazie a questa preziosa relazione. Sia Maria Grazia che Giovanni hanno mostrato da subito, fin da piccoli, attenzione e cura verso i loro cani. Oltre a offrire occasioni per giocare all'aria aperta – cosa sempre più rara per i bambini – la relazione con i cani è stata motivo di crescita e di responsabilizzazione per entrambi.”

Un cane aiuta i bambini nel percorso di crescita, secondo la vostra esperienza?

“Sì, soprattutto oggi che i bambini vengono spesso tenuti sotto una campana di vetro, aiutati, protetti e esonerati da qualsiasi impegno. Bambini e ragazzi hanno sempre meno occasioni di assumersi piccole responsabilità: sempre più accuditi, rischiano di crescere con poca autostima e intraprendenza. I miei figli sono stati coinvolti da subito nelle mansioni che un cane richiede: dalle passeggiate alla pulizia, dal gioco all'alimentazione. Nella nostra famiglia la presenza dei Labrador è stata di aiuto anche nel favorire il percorso che ogni bambino deve compiere verso l'autonomia, la conoscenza di se stesso e delle sue emozioni: il cane non parla ma sa comunicare benissimo le sue emozioni e partecipa con sensibilità straordinaria dei nostri sentimenti”.

Una visita a Fano nelle Marche, oltre che per ammirarne le bellezze paesaggistiche, visitare la Fano romana e le bellezze artistiche e architettoniche della vicina Urbino, ammirare il Castello di Gradara, sfondo dell'amore cantato da Dante tra Paolo e Francesca, può essere anche occasione per iniziare una nuova grande amicizia, con al proprio fianco un esemplare di Labrador della Valle degli Ulivi: "siamo in attesa della prossima cucciolata per giugno" racconta entusiasta Francesca, "ed ogni volta si tratta di una emozione molto grande."

 

Per contattare Francesca Palazzi della Valle degli Ulivi:

email francescapalazzi4@gmail-com

cellulare 338 3483799

 

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