“Storia di una superiorità illusoria” Effetto “Dunning-Gruger: La parola a chi ignora di non sapere”

Dom 29/09/2019

Storia di una superiorità illusoria”.

Effetto “Dunning-Gruger: La parola a chi ignora di non sapere”

 

Dott. Arturo Tenaglia – Psicologo e Psicoterapeuta


 

Socrate fu definito dall’oracolo di Delfi l’uomo più saggio della Terra, egli rispose dicendo: "Io so di non sapere". Proprio l’accettazione della sua non conoscenza rendeva Socrate un uomo saggio, era consapevole che molte cose gli erano ignote.

Nella cultura moderna assistiamo al dilagare di numerosi presunti specialisti auto proclamati, pur non avendo le reali conoscenze.

Esistono persone che dispensano consigli medici perché hanno seguito con assiduità la serie “Dr.House”, oppure persone che si sentono farmacisti perché hanno letto il bugiardino nella confezione della “Tachipirina”, e ancora troviamo persone che si sentono psicologi perché alla fine dei conti “Siamo tutti un pò Psicologi”, No-vax con dottorato in virologia preso “all’Università delle Scienze Varie ed Eventuali”, per non prendere in considerazione i sessanta milioni di Commissari Tecnici della “Nazionale Italiana”.

Avete mai sentito parlare dell’effetto Dunning-Kruger?

Tale comportamento è denominato “effetto Dunning-Kruger”, non è una malattia psichica o una condizione sindromica, ma una distorsione cognitiva che porta le persone con poca o nessuna conoscenza su determinati argomenti a non accorgersi che il loro ragionamento è totalmente fondato su assunti erronei o scarsi.

Nel 1999 due psicologi Justin Kruger e David Dunning, hanno pubblicato un articolo frutto di un loro esperimento. La ricerca consisteva nel chiedere ad alcuni gruppi di persone di valutare le proprie capacità logiche, grammaticali e umoristiche.

E’ emerso che le persone che tendevano a sovrastimare le proprie competenze nei test di grammatica, logica e umorismo, ottenevano percentuali più basse nei test. Inoltre non riuscivano a riconoscere le competenze di altre persone, considerandole incapaci e meno informate di loro.

Secondo i due autori la sopravvalutazione di se stessi avviene per un’incapacità metacognitiva di comprendere le proprie mancanze, costruendo un’immagine di sé non corrispondente con le reali competenze possedute.

Vi è mai capitato di parlare con amici o conoscenti che credono di sapere ogni cosa?

È molto frequente nella vita di tutti i giorni imbattersi in persone che mettono in atto l’effetto Dunning-Gruger, proprio la mancanza di metacognizioni porta a essere “ignoranti sulla propria ignoranza”, spesso da conoscenze incomplete traggono spiegazioni fuorvianti, attraverso teorie del tutto e nulla. Chi mette in atto l’effetto Dunning-Gruger si giudica qualificato, competente e superiore alle altre persone, in psicologia è chiamata “superiorità illusoria”.

Per semplificare faccio un esempio, se paragoniamo la nostra conoscenza su determinati argomenti a un “pugno di sabbia” tra le nostre mani, tutto il resto della spiaggia rappresenta la nostra “ignoranza”.

Come limitare gli effetti del Dunning-Gruger nella nostra vita?

Per limitare gli effetti del Dunning-Gruger, bisogna “Leggere” tanti libri, la lettura restituisce l’immaginazione, permette di implementare la concentrazione e quindi la riflessione, dandoci l’opportunità di costruire nuove conoscenze.

Maggiori saranno le conoscenze e maggiore sarà la percezione dei propri limiti e quindi di quanto è vasta la nostra “ignoranza”, è proprio questo il motore che mette in funzione il meccanismo dell’apprendimento di cose nuove.

Non è rilevante quanto grande sia la nostra conoscenza, ci sarà sempre un’intera spiaggia composta di miliardi di granelli di sabbia che rappresentano quanto vasta è la nostra ignoranza.” 

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